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MFW: Milano divisa tra brand di ricerca ed eleganza da passerella

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Una settimana della moda intensa e molto social quella che si è conclusa ieri a Milano, visto che a trionfare sono state soprattutto le "eroine" di Instagram, come la modella californiana Gigi Hadid, vista sulle passerelle di Versace e di Bottega Veneta (accanto alla sempre bellissima Lauren Hutton). Nel complesso è andata bene, ma nulla di così rivoluzionario e di così nuovo rispetto alle premesse dei mesi scorsi.

Insomma, nei sei giorni pieni zeppi di presentazioni, sfilate ed eventi, uomo e donna non hanno sfilato insieme, nonostante Bottega Veneta e qualche altra griffe ci abbia provato (e nonostante DSquared2 abbia annunciato che unificherà il fashion show menswear e womenswear da gennaio 2017). Il ready to buy, che a New York ha debuttato uffcialmente, inoltre, a Milano resta ancora un esperimento. Del resto, come ha spiegato a FashionUnited, Brunello Cucinelli, "è in atto da qualche anno una crisi del consumismo". "Bisogna imparare a riutilizzare le cose", ha detto il fondatore della griffe del cachemire, mercoledì scorso, a Milano, per presentare una collezione donna primavera estate 2017, caratterizzata da una armoniosa fusione di stili.

Le novità, però, non sono mancate. La fashion week milanese sposa la causa ambientalista e porta a Super, il salone di Pitti Immagine, al The Mall di piazza Lina Bo Bardi, un vasto abaco di essenze, una sorta di catalogo urbano che alterna piante e fiori e anche qualche marchio "animal free" ma con un contenuto fashion di grande livello, come l'etichetta belga delle calzature Samira Ehsani. Pazienza se fuori dal salone il traffico impazzisca a causa dei cantieri per la nuova metropolitana e per le sfilate seminate tra zona Tortona e il centro. Per fortuna è al 100 percento sostenibile anche la nuova sede milanese di Gucci, in via Mecenate, nell' ex-fabbrica aeronautica Caproni, costruita nel 1915.

L'edizione di Milano moda donna, in agenda dal 21 al 26 settembre, ha mandato in scena 71 sfilate e 90 presentazioni

La nuova sede Gucci, presentata il 21 settembre, primo giorno di Milano moda donna, ha una superficie di 35mila metri quadri e accorpa insieme per la prima volta tutti gli uffici di Milano del marchio, gli showroom, lo spazio destinato alle sfilate, le attività grafiche e il foto studio, all'interno di una location che oggi ospita oltre 250 persone. Il complesso è al 100 percento sostenibile, dato che ospita un bosco, una piazza alberata, giardini diffusi e pareti verdi.

Le sfilate

Verde, ma forse è solo un caso, è anche uno dei colori più gettonati sulla passerella di Mila Schön, griffe che ha sfilato, ieri, in via Bergognone. Alessandro De Benedetti, il direttore creativo della maison, ha puntato sull'eccentricità, tra abiti a palloncino e lunghi trench di chiffon.

Eleganza ma anche praticità per Giorgio Armani. Lo stilista piacentino, che per la prima volta ha sfilato a metà settimana e non più l'ultimo giorno di fashion week, ha coniato il termine "charmani" per definire la leggerezza e la pragmaticità della sua collezione.

Miuccia Prada si ispira a una "nuova semplicità"

Gonne leggere che sfiorano il ginocchio, hot pants, cardigan, camicie fiorate, crop top che si indossano sulle bluse, piume e cinture. Il tutto all'insegna di un'eleganza contenuta, talvolta minimal, invece, per Prada. "Non è un nuovo minimalismo, ma una nuova semplicità", ha spiegato la stilista Miuccia Prada.

E' eterea, dolce e sensuale la donna disegnata da Kristina Ti. La stilista piemontese ha sfilato nello storico palazzo Bovara in un labirinto di sale che ben si è prestato alla presentazione di una collezione che è un inno alla passione per la moda ed è il risultato della tenacia con cui Cristina Tardito, direttore creativo e fondatrice dell'etichetta, ha costruito il suo successo negli anni, con una eleganza fatta di dettagli e adatta a una donna che si ama e si piace.

Armonia anche per la sfilata di Gucci. Il direttore creativo della griffe del gruppo Kering, Alessandro Michele, ha giocato con i pezzi di archivio, con i colori, come il rosa, il rosso, il bianco, con i cardigan, con le borse bon ton e la fantasia.

La collezione Blugirl, che ha sfilato il primo giorno di Milano moda donna, invece, è un inno alle contaminazioni cosmopolite.

Caleidoscopici intrecci di colore nelle stampe e nei ricami sottolineano una silhouette leggera e fresca, in movimento.

Bottega Veneta ha fatto sfilare uomo e donna, con un totale di 76 look. A dominare la passerella sono state soprattutto le combinazioni di giacca e gonna per lei e di camicia e pantaloni per lui. A chiudere la passerella il direttore creativo Tomas Maier ha chiamato un duo d'eccezione: l'attrice Lauren Hutton e la modella più "social" del momento: Gigi Hadid. Entrame in trench, beige per la Hutton, e rosa per la Hadid, le due modelle hanno sfilato a braccetto.

I saloni White e Super

Interessanti anche molte delle collezioni presentate ai saloni White, in zona Tortona, e Super. Quest'ultima è la fiera milanese dedicata all'abbigliamento e agli accessori donna targata Pitti Immagine.

A Super sono arrivati oltre 5mila compratori

"Il nostro obiettivo è un chiaro upgrade del posizionamento del salone: le collezioni al centro del nostro scouting sono ancora più selezionate, ancora più vicine al Dna di Pitti Immagine", avevano detto gli organizzatori durante la presentazione del salone, una ventina di giorni fa. L'obiettivo è stato centrato con 142 marchi presenti, un 50 percento abbigliamento e un 50 percento accessori. Stando ai primi dati finali nei tre giorni di Super sono arrivati oltre 5.000 compratori di cui il 20 percento dall'estero, da quasi 50 paesi del mondo.

Ricche, eleganti ma con prezzi accessibili, per esempio, le creazioni del marchio Taller Marmo. L'azienda, che ha sede a Dubai, produce in Italia e mixa occidente e oriente, giocando con stoffe in toile de Jouy e ricami che richiamano i tappeti antichi orientali.

Freschi e artigianali i sandali del marchio Lanapo che omaggiano le Cinque Terre e la Liguria, con nomi come "Manarola" e "Sarzana". Divertente l'installazione con gli abiti "volanti", curata da Rossella Jardini, ex direttore creativo di Moschino, che da qualche stagione ha debuttato con la sua linea colorate e ironica.

White ha chiuso il salone ieri con 22.176 visitatori

Moltissimi, oltre 500, i marchi presenti a White, il salone inventato da Massimiliano Bizzi (e nei cui corridoi è facile perdersi), che si è svolto, come di consueto in zona Tortona. Interessante la selezione di marchi cinesi, tra cui The Lawn e Fengyi Tan.

"Abbiamo ricevuto richieste da 544 aziende che ci hanno domandato di entrare al White, ovviamente ne abbiamo potute accogliere molte meno", ha sottolineato Bizzi, specificano che delle 500 aziende presenti 346 erano italiane e 164 estere. White ha chiuso il salone ieri con 22.176 visitatori totali (+10 percento rispetto a settembre 2015). I compratori in arrivo dall'estero sono risultati in crescita del 16 percento (Giappone, Cina e Nord Europa in cima alla lista).

Foto: Versace press office, Prada press office, Super FashionUnited, Brunello Cucinelli press office

La stagione internazionale della moda ready to wear per la donna avrà inzio nel mese di settembre, con tutti gli occhi puntati su New York, Parigi, Londra e Milano per gli ultimi trend della stagione. Per tutte le sfilate della donna da non perdere, clicca qui.

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