Sundek e i futuri scenari di sviluppo, dalla Rinascente al Messico
loading...
Ha 67 anni, venne fondato nel 1958, ma non li dimostra assolutamente: il marchio Sundek è più attivo che mai e il 15 maggio aprirà un pop up nel basement della Rinascente di Milano; nei prossimi mesi, inoltre, terrà a battesimo un negozio anche a Città del Messico e si espanderà in Arabia Saudita. Nelle scorse settimane, l'etichetta di costumi da bagno, nata in California, è balzata agli onori della cronaca perchè il Gruppo BasicNet, guidato dai due ceo Alessandro e Lorenzo Boglione, avevano mostrato interesse per il brand ma, a oggi, come confermato da entrambe le parti, nessuna acquisizione è in corso. La proprietà di Sundek, ha spiegato a FashionUnited il direttore generale, "non sta cercando nessuno, nè un investitore, nè un compratore, anche se non è possibile escludere che le conversazioni avviate potrebbero contemplare degli scenari di sviluppo". FashionUnited ha approfondito piani e strategia retail nel corso di un'intervista con Andrea Scacchetti, direttore generale di Sundek, marchio che fa capo a Kickoff spa, con sede a Campi Bisenzio, azienda che, a fine 2019, fu rilevata da Simona Barbieri e da Tiziano Sgarbi attraverso Mo.da Gioielli holding. L'azienda fino ad allora faceva capo a Dgpa Capital, fondo di private equity istituito e gestito da Style Capital sgr.
L'apertura del pop up in Rinascente fa parte di un accordo che porterà il marchio a essere presente anche in altre città italiane?
Apriremo a Milano per 3 settimane, nel basement di Rinascente. Questo spazio si somma alla presenza permanente di un corner Sundek presso il reparto uomo del department store, che è stato aperto prima del 2022. Attualmente sono 9 le città in cui siamo presenti attraverso Rinascente: Roma, Firenze, Palermo, Cagliari, Catania, solo per citarne alcune. Siamo inoltre presenti sul territorio italiano con con 19 negozi diretti, e all'estero con 7 monomarca, dislocati soprattutto in Francia e Spagna, in località come Cannes, Ibiza, Palma di Mallorca, sempre gestiti dall'azienda.
Come mai avete deciso di aprire un pop up in Rinascente pur avendo già un negozio a Milano?
Come anticipato, Rinascente rappresenta un partner distributivo consolidato e il pop up, cosi come il corner permanente presso il department store, rafforza la presenza di Sundek su Milano, la città italiana dove è importante esserci. Si tratta di due esperienze di vendita diverse: chi sceglie Rinascente punta a un'esperienza di shopping legata anche al food, all'intrattenimento; chi viene nel nostro monomarca milanese cerca in maniera esplicita il nostro prodotto. L'apertura del pop up, che coprirà una superficie di vendita di circa 150 metri quadrati, invece, costituisce uno spazio per l'esposizione e la valorizzazione del marchio. Offriremo al cliente anche un servizio di personalizzazione, in modo da coniugare l'aspetto della vendita con l'aspetto comunicativo.
Qual è la strategia retail dei prossimi anni in Italia e all'estero? Pensate di aprire altri monomarca oltre a quelli in essere?
Procediamo con la strategia che ha sempre guidato la proprietà. La famiglia Sgarbi, fin dall'acquisizione del marchio, avvenuta a dicembre 2019, cerca location dalla forte caratterizzazione turistica; all'interno di queste location, le posizioni devono essere premium. Quando si presentano occasioni che condensano entrambi questi aspetti, procediamo. Per esempio, abbiamo recentemente aperto a Como, città importante e dall'appeal internazionale, perchè abbiamo trovato uno spazio in linea con questa filosofia. Quest'anno, inoltre, abbiamo dedicato anche degli investimenti al travel retail. Abbiamo deciso di presidiare questo canale perchè per noi è molto importante anche per il posizionamento del marchio. Infine, abbiamo siglato due nuovi accordi di espansione con dei partner locali: uno con un partner con cui già operiamo in Kuwait, per aprire altri quattro negozi in Arabia Saudita, e un altro con una azienda messicana. Attraverso questa realtà terremo a battesimo due negozi in Messico, di cui uno store a Città del Messico, e un secondo in una città che stiamo individuando.
Quanto pesa sul fatturato il mercato domestico e l'ecommerce? Qual è il vostro giro d'affari 2024?
Il bilancio 2024 non è stato ancora chiuso ma, sostanzialmente, siamo in linea con il 2023, anno che si era chiuso con 29 milioni di fatturato, su cui l'Italia incide per circa il 78%. E' stato un anno sfidante, soprattutto perchè il wholesale ha faticato parecchio. Il nostro business, che si gioca in circa 5-6 mesi di attività, è legato molto al meteo e, soprattutto lo scorso giugno, il tempo è stato particolarmente variabile. Devo dire, però, che abbiamo registrato una buona performance dei canali direct to consumer. Il canale retail diretto e l'online hanno pesato sul fatturato per circa il 40%. L'ecommerce, che oggi incide per un 10% del fatturato e che gestiamo in house a partire dal 2022, è un canale rilevante per noi e che si presta molto bene alla vendita del nostro prodotto. I tassi di crescita dell'online sono incredibili.
Recentemente ci sono stati contatti con il Gruppo BasicNet per una eventuale cessione. State cercando un investitore o un compratore?
La proprietà non sta cercando nessuno, nè un investitore, nè un compratore. L'acquisizione di Kickoff, cui fa capo il marchio Sundek, da parte della famiglia Sgarbi è stata realizzata con un'ottica imprenditoriale, ossia con la volontà di far crescere il marchio, attraverso investimenti e una strategia di medio e lungo periodo. Quanto ai contatti con il Gruppo BasicNet posso dire che esiste reciproca stima tra i proprietari di Sundek e la famiglia Boglione, oltre che una condivisione di valori e di tipologia di marchi. Ciò ha portato a un confronto, a delle conversazioni che potrebbero contemplare degli scenari di sviluppo.