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Furti nei negozi durante la pandemia mondiale

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La pandemia mondiale in atto ha avuto un forte impatto sul retail. Dopo mesi di misure di lockdown, distanziamento sociale e nuove norme sul lavoro, molti retailer e brand continuano a impegnarsi per venire a patti con la "nuova normalità". Secondo diversi studi l'effetto del COVID-19 sul settore retail sarà peggiore della crisi economica del 2008, in quanto i Paesi di tutto il mondo cadranno in recessione e molti retailer stanno già affrontando le difficoltà di questo scenario.

Negli Stati Uniti, catene di retail consolidate come Macy's, JC Penney's, Victoria's Secret e Forever 21 hanno già chiuso centinaia di negozi e licenziato migliaia di dipendenti. Nel Regno Unito aziende simbolo come Debenhams, John Lewis e M&S hanno tagliato migliaia di posti di lavoro e chiuso molti store. Secondo una ricerca della German Retail Federation, in Germania, la più grande economia d'Europa, un terzo dei 400 retailer intervistati ha affermato di essere vulnerabile di fronte all’attuale scenario economico, evidenziando le difficoltà a cui sono sottoposti molti retailer mondiali. In parte, questa pressione è dovuta ad un significativo calo del numero di visitatori. Secondo Ernst & Young, il 40% dei consumatori visita meno spesso i negozi in Francia, Danimarca, Germania, Finlandia, Norvegia, Svezia e Regno Unito in opposizione a solamente un 20-35% di clienti che ordina online: una percentuale non sufficiente a colmare il deficit che si è creato. L'attuale situazione di vulnerabilità del retail anticipa gli ulteriori stress che i retailer dovranno affrontare in aggiunta alle normali sfide che le imminenti festività natalizie porteranno con sè.

Furti in aumento prima delle vacanze

Viviamo un momento cruciale per le vendite dei retailer. Il COVID-19 continua a influenzare le condizioni del mercato globale nel periodo che precede il "trimestre d'oro". Nuove epidemie hanno portato a lockdown regionali o nazionali che turbano la supply chain e creano imprevedibilità nel numero di persone che entrano negli store rendendo più difficile che mai prevedere quali saranno le condizioni a livello commerciale di questo Natale. Anche se molti retailer si affideranno a momenti di vendita cruciali, per incrementare i profitti, le circostanze attuali porteranno una serie di nuove preoccupazioni. Accanto alle regole di distanziamento sociale, alle norme igieniche e di sicurezza che scoraggiano i consumatori dall'acquistare fisicamente, i dati recenti indicano anche che il taccheggio è di nuovo in aumento.

Nonostante, secondo studi come quello del National Center for Biotechnology Information, il fenomeno del taccheggio sia drasticamente diminuito dopo le prime settimane di lockdown, ciò è dovuto al fatto che la maggior parte dei retail (non alimentari) e dei negozi è rimasto chiuso, riducendo drasticamente le opportunità di taccheggio. Con la riapertura degli punti vendita fisici nel mese di giugno, molti hanno assistito ad un aumento dei furti, a causa dell'inizio della recessione. Il taccheggio rimane uno dei principali reati contro il diritto di proprietà, che colpisce in media una persona su 11 negli Stati Uniti. Secondo i dati dell'Associazione nazionale per la prevenzione del taccheggio, ogni giorno si registrano 550.000 episodi di furti, con oltre 13 miliardi di dollari di merce rubata ogni anno ai retailer.

Le nuove tecnologie rendono più facile il taccheggio

Le nuove tecnologie hanno anche favorito l'aumento degli episodi di taccheggio, facendo emergere nuove modalità per rubare e commettere frodi. Negli Stati Uniti, la "contrazione" del settore retail è stata pari a 61,7 miliardi di dollari nel 2019, in quanto l'industria ha segnalato un aumento del numero di episodi di taccheggio, crimini organizzati e furti di dipendenti, secondo un sondaggio annuale della National Retail Federation. Cinque sono gli articoli che più spesso vengono presi di mira nel retail negli Stati Uniti, l'abbigliamento, in particolare jeans, scarpe e borse e capi d'abbigliamento firmati. In Europa, secondo la ricerca Retail Security in Europe: Going Beyond Shrinkage, nel 2019 le "differenze inventariali" sono costate ai retailer più di 49 miliardi di euro.

Con il calo delle vendite nel retail che si è nuovamente registrato nell'UE in seguito all'introduzione di nuove misure a contrasto della seconda ondata di pandemia, i retailer sentiranno ancora di più il morso dell'aumento del taccheggio e della criminalità organizzata. Nel Regno Unito, una recente ricerca mostra che il settore retail si trova ad affrontare almeno 1.000 episodi di taccheggio al giorno, di cui oltre la metà rimane impunita. Un'analisi dei dati della polizia effettuata da Checkpoint Systems nel 2019 ha rilevato che i retailer del Regno Unito hanno registrato 359.156 casi di taccheggio. Tuttavia, il numero effettivo di casi di taccheggio è probabilmente da 15 a 20 volte superiore, poiché i taccheggiatori non sempre vengono catturati o denunciati alla polizia. Tra i fattori più comuni che innescano la violenza e gli abusi contro lo staff dei retail, oltre ad altre misure di sicurezza COVID-19, vi sono la sfida ai taccheggiatori, l'applicazione di vendite limitate in base all'età e l'attuazione di misure di distanziamento sociale.

Come la tecnologia RFID può aiutare a proteggere i retailer dal taccheggio

I retailer possono trovare un aiuto nel combattere il taccheggio negli store durante il "golden quarter" investendo in una tecnologia affidabile come l’RFID. Grazie all’utilizzo di campi elettromagnetici per identificare e tracciare i tag che vengono inseriti nei prodotti ancora prima di arrivare in negozio, le soluzioni RFID contribuiscono a migliorare la visibilità della merce e l'accuratezza dell'inventario, rendendo più facile per i retailer conoscere la quantità e la posizione delle scorte in store. La tecnologia RFID consente ai retailer di vedere esattamente quali prodotti sono stati rimossi da un negozio e attraverso quali uscite. Inoltre, è una tecnologia versatile e utilizzabile per tutti i tipi di merce, dall'abbigliamento alle calzature e agli orologi, tenendo una traccia precisa dell'inventario, dei movimenti dei beni e quindi in grado di identificare i prodotti, nonché di prevenire i furti.

I retailer possono utilizzare l’RFID per monitorare i prodotti anche all'interno del negozio stesso. Ad esempio, se una quantità sospetta di prodotti viene rimossa contemporaneamente da uno scaffale di uno store, l'attività può essere rilevata da un lettore RFID e portata immediatamente all'attenzione del retailer. Le telecamere di sicurezza della zona possono essere attivate per monitorare e tracciare l'evento, rendendo più difficile per i taccheggiatori rubare con successo. Tale tecnologia è divenuta rapidamente uno degli strumenti più popolari per ridurre i rischi, prevenire i furti e conoscere i livelli di scorte ed il settore dell'abbigliamento è stato tra i primi ad affidarsi a questa tecnologia. I principali retailer di moda da Nike a Inditex utilizzano la tecnologia RFID anche per la pianificazione dell'inventario, l'allocazione e la visibilità dei prodotti.

La tecnologia RFID e le soluzioni antifurto vanno di pari passo

Oltre all'utilizzo della tecnologia RFID, anche le soluzioni antitaccheggio sono fondamentali per i retailer per proteggersi dal taccheggio. Tuttavia, molti sistemi tradizionali di prevenzione delle perdite possono sembrare obsoleti e ostacolare l'esperienza del consumatore quando fa acquisti in store. Per garantire che i consumatori non siano ulteriormente scoraggiati dal visitare i negozi fisici, molti retailer scelgono di investire in prodotti antitaccheggio che ben si adattino al concept dello store e al design degli interni del punto vendita.

" Quello che si può vedere è che i prodotti per la prevenzione delle perdite fanno ormai sempre più parte del concetto di interior design del retail che i brand di moda stanno scegliendo di introdurre", commenta Alberto Corradini, Business Unit Director Italy di Checkpoint Systems. “Ciò può includere un'antenna a forma di rossetto per una catena di prodotti per la cosmesi o una versione con l'ultimo modello di sneakers per un negozio di articoli sportivi. Creando antenne completamente personalizzate, i retailer possono promuovere diversi prodotti, fare promozioni stagionali, il tutto migliorando la consapevolezza del brand. I dispositivi funzionali si trasformano così in veri e propri oggetti accattivanti. Si tratta di trovare il giusto equilibrio tra design, concept e, ultimo ma non meno importante, funzionalità del prodotto".

Checkpoint Systems offre soluzioni antifurto e di sicurezza innovative e all'avanguardia che sono state specificamente progettate per ridurre i furti, massimizzare la disponibilità della merce e aumentare il ritorno sull'investimento. Con le soluzioni Alpha, è possibile offrire ai retailer un approccio a più gradi, grazie al quale possono aggiungere livelli di sicurezza crescenti secondo specifici articoli o tipologie di merce, permettendo loro di implementare misure di sicurezza laddove necessario. Questo dà ai retailer la libertà di aggiungere ulteriore sicurezza ai prodotti ad alto costo, come le giacche di pelle, la gioielleria o i cosmetici, rendendo ancora più difficile per i taccheggiatori svolgere la loro opera. Allo stesso tempo, questi prodotti per la prevenzione delle perdite e antifurto non ostacolano la visione d'insieme del retailer, ma contribuiscono a creare un'esperienza d'acquisto unica a tutto tondo - ciò che i consumatori cercano mentre fanno acquisti.

Informazioni sui Checkpoint Systems

Checkpoint Systems è leader mondiale nella prevenzione delle perdite per il settore retail. L'azienda offre soluzioni intelligenti che garantiscono chiarezza ed efficienza, sempre e ovunque. Queste soluzioni sono il risultato diretto di cinquant'anni di esperienza nella tecnologia a radiofrequenza, sistemi innovativi di prevenzione dei furti e delle perdite, software all'avanguardia, hardware RFID e soluzioni complete di etichette per l'identificazione, la sicurezza e il monitoraggio degli articoli dalla fonte allo store.

www.CheckpointSystems.com

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